In questa guida spieghiamo a cosa serve il codice fiscale del condominio.
Si è reso necessario assumere un portinaio nello stabile in cui abitate? Per lavori di ristrutturazione avete intenzione di richiedere detrazioni fiscali? Queste e molte altre ragioni sono i motivi per i quali il vostro condominio necessiterà di un codice fiscale.
Come precisato dalla giurisprudenza di legittimità, a Sezioni Unite (Cass. Civ. S.U. n. 10934/2019), il condominio non è dotato di personalità giuridica. In ogni caso, esattamente come per i neonati o gli stranieri, anch’essi privi di personalità giuridica, l’attribuzione del codice fiscale è atto obbligatorio. Nel nostro ordinamento giuridico, infatti, il condominio possiede una propria titolarità fiscale e svolge il ruolo di sostituto d’imposta.
Vediamo, quindi, tutto quello che c’è da sapere in materia di codice fiscale del condominio.
Indice
CODICE FISCALE IN GENERALE – DI COSA SI TRATTA
Il codice fiscale è una sequenza alfanumerica che presenta la funzione di identificare le persone fisiche l’una dall’altra nel territorio italiano, con particolare riguardo a tutti coloro che presentano obblighi fiscali.
Per gli italiani il codice fiscale è attribuito in automatico con la registrazione presso il proprio comune di residenza. Per gli stranieri il codice fiscale è assegnato dopo richiesta formale presso gli sportelli d’immigrazione, con contestuale procedura per il permesso di soggiorno avviato dalle questure. Per i residenti all’estero il codice fiscale può essere richiesto al Consolato italiano nel Paese in cui si trovano. I cittadini italiani, invece, possono presentare domanda, tramite modello AA4/8 con allegati dati personali e documento di identità, in uno degli uffici territorialmente competenti dell’Agenzia delle Entrate. Per i cittadini extracomunitari poi dovrà essere presentato il permesso di soggiorno e il passaporto, la carta di identità e l’attestazione di identità rilasciata dal Consolato.
Il codice fiscale viene attribuito anche alle società e agli enti, ossia alle persone giuridiche, quali soggetti differenti dalle persone fisiche. Per società si intende una organizzazione di persone e mezzi che si prefiggono l’obiettivo di svolgere una attività. Per le società e gli enti il codice fiscale è sempre un codice alfanumerico ma composto da 11 cifre. Alle società di capitali e di persone, le quali svolgono un’attività economica fiscalmente rilevante dovranno pertanto aprire la partita IVA, sarà solitamente assegnato un codice fiscale che quasi certamente coinciderà con la partita iva; ci sono, tuttavia, alcune eccezioni a ciò. Le cooperative, i consorzi, le fondazioni, le parrocchie, i condomini, solo per fare alcuni esempi, quindi tutti soggetti che non hanno alcun obbligo di dichiarazione di inizio attività, ma anche soggetti che non pongono in essere attività economiche fiscalmente rilevanti (seppur dovendo essere titolari di codice fiscale per la presentazione dei documenti ufficiali), possono richiedere mediante il modello AAA5/6 il codice all’Agenzia delle Entrate tramite (comunicazione variazione dati, domanda di attribuzione codice fiscale, avvenuta fusione, estinzione e trasformazione).
Il codice fiscale di un ente o di una società è così composto
-Identificazione del contribuente tramite 7 numeri progressivi
-Identificazione del codice ufficio con i successivi 3 numeri
-Funzione di controllo riservata all’ultimo numero.
Adesso che si è meglio chiarito l’argomento, entriamo più nel dettaglio del codice fiscale del condominio.
CODICE FISCALE DEL CONDOMINIO – A COSA SERVE
Il codice fiscale di un condominio, così come quello intestato ad una persona fisica, individua il contribuente in modo incontrovertibile e certo. Questo perchè, il condominio, mediante l’amministratore, ha obblighi fiscali specifici a cui dovrà adempiere, svolgendo il ruolo di sostituto di imposta. Questi i motivi per i quali dovrà obbligatoriamente avere un codice fiscale.
A titolo esemplificativo, il condominio dovrà
-Corrispondere le ritenute d’acconto relative agli importi pagati ai professionisti (come l’ingegnere che redige consulenze tecniche), ai dipendenti che lavorano a proprio favore (come il portiere per il quale lo stabile versa contributi e tasse all’Inps) e agli appaltatori (come la ditta di pulizie o i giardinieri). Si precisa che le ritenute dovranno essere versate, indicando il codice fiscale del condominio, mediante modello F24;
-Attestare, tramite certificazione unica e annualmente, le ritenute d’acconto che sono state effettuate nell’anno di imposta corrispondente
-Presentare e redigere il modello 770, nonchè la certificazione dei redditi dei sostituti d’imposta.
COME OTTENERE IL CODICE FISCALE DI UN CONDOMINIO
La richiesta per l’attribuzione del codice fiscale ad uno stabile si dovrà formare compilando il corrispondente modello AA5/6 (comunicazione variazione, domanda attribuzione codice fiscale, dati, concentrazione, avvenuta fusione, trasformazione, estinzione. Soggetti differenti dalle persone fisiche).
La domanda dovrà essere depositata da qualsiasi condomino – nel caso del condominio minimo di cui all’art. 1130 c.c., ossia il caso di condominio sprovvisto di amministratore – o dall’amministratore di condominio, in duplice copia originale. Le modalità di presentazione sono le seguenti:
Presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate (indipendentemente dal domicilio fiscale del condominio), personalmente;
Diversamente, si dovrà procedere con raccomandata con avviso di ricevimento. In tale situazione sarà necessario inviare unicamente la coia del modello ricevuto, con decorrenza dal giorno postumo alla spedizione.
Il modulo può essere inviato, poi, telematicamente, usando il software messo a disposizione sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate. La procedura di richiesta del codice fiscale online è obbligatoria qualora sia subentrata l’estinzione del condominio, ma anche nei casi di fusione con altra parte condominiale, nonchè trasformazione e concentrazione.
OMESSA RICHIESTA E VARIAZIONE DATI – COSA SUCCEDE
Nella situazione di variazione dei dati posti all’interno del modello AA5/6 si dovrà procedere a immediata comunicazione posta in essere all’Agenzia delle Entrate, al fine di tutelare la regolare tenuta del codice fiscale. Nello specifico, la comunicazione tempestiva dovrà avvenire nei cambi di modifica dell’amministratore, qualora sia stato deciso dal Tribunale o deliberato dall’assemblea. La metodologia di invio di detta comunicazione di variazione dovrà avvenire sempre mediante modello AA5/6, tramite presentazione effettuata dal nuovo amministratore; diversamente, per la predetta situazione di condomini senza amministratore, la comunicazione può essere mandata anche soltanto da uno dei condomini.
Prendiamo ora la differente situazione di omessa richiesta del codice fiscale per il condominio e vediamo quali possono essere le conseguenze. Qualora non si provveda a richiedere il codice fiscale di un condominio la legge prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa, con pena da un minimo di Euro 100 a un massimo di Euro 2.000. Stessa sanzione, inoltre, viene prevista nel caso in cui si ometta la comunicazione della modifica dei dati inseriti all’interno del modello AA 5/6.
COME EFFETTUARE LA COMPILAZIONE DEL MODELLO AA5/6
Il modello AA5/6 è formato da 2 pagine e dovrà essere compilato con estrema attenzione, proprio per evitare errori che potrebbero comportare l’obbligo di corresponsione di multe. Vediamo insieme come procedere a compilazione.
Alla voce codice fiscale, prima di tutto, la quale è indicata in alto a destra, si dovrà inserire il codice del condominio richiedente o dell’amministratore. Nel quadro A, si dovrà cerchiare la casella con scritto: “attribuzione di codice fiscale”, successivamente a ciò dovrà essere indicato il momento di costituzione del condominio.
Arriviamo al quadro B, in cui andranno inseriti
-la denominazione del condominio
-51, ossia la natura giuridica del condominio
-il codice attività, ossia 970000. Per i condomini che effettuano una attività economica il codice è il 960909;
-la descrizione dell’attività
-indirizzo del condomino o la sede legale.
Nel quadro C, poi, si dovranno segnare i dati anagrafici del condomino richiedente o dell’amministratore e il codice 1 indicato per il rappresentante legale, di fatto o negoziale, oltre hce per il socio amministratore.
Nel quadro denominato sottoscrizione dovrà essere messo il codice fiscale del richiedente o dell’amministratore, la data di presentazione del modello e la firma. Infine, il quadro delega dovrà essere compilato ma soltanto se il modulo sarà presentato da un soggetto differente dal condominio richiedente o dall’amministratore.