In questa guida spieghiamo come scrivere una comunicazione installazione fotovoltaico al condominio e mettiamo a disposizione un fac simile.
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Come Scrivere la Comunicazione Installazione Fotovoltaico al Condominio
Nell’ultimo periodo l’installazione dei pannelli fotovoltaici nei condomini è diventata una prassi abbastanza ricorrente, considerato che molti proprietari intendono vivere in maniera più efficiente e di conseguenza risparmiare sul costo delle bollette periodiche.
Bisogna comunque far presente che per poter ottenere il regolare montaggio dei pannelli fotovoltaici o solari termici l’inquilino sarà il più delle volte tenuto a informare l’amministratore del condominio, quindi a predisporre una comunicazione scritta. Tutto ciò si rivela necessario quando la predisposizione dei pannelli avviene sulle parti comuni, ovvero sul lastrico a uso condominiale o comunque su altri punti che sono riferibili a più unità condominiali.
Vediamo, qui di seguito, tutto quello che bisogna sapere sull’argomento e come scrivere la comunicazione per l’installazione del fotovoltaico evitando contenziosi con gli altri condomini.
In tutta Italia il fotovoltaico ha registrato una forte espansione e l’incremento delle installazioni sarebbe da ricercare nel maggior risparmio. L’energia solare consente infatti di ricevere bollette meno salate grazie al meccanismo dell’autoconsumo, il quale può arrivare a un 90% in caso di impianti con accumulo.
Non soltanto i proprietari di ville e case indipendenti, ma anche gli inquilini di stabili condominiali hanno iniziato a interessarsi dell’energia solare, quindi a richiedere il montaggio dei pannelli sul tetto degli edifici. Bisogna poi considerare che i pannelli hanno avuto un vero e proprio boom grazie alla Riforma del Condominio che ha agevolato l’installazione di tali impianti.
Scegliere di predisporre i pannelli sul lastrico solare del condominio per realizzare un impianto centralizzato potrà apportare benefici a tutti i residenti. Sarà infatti possibile sfruttare l’energia dell’impianto stesso al fine di mettere in funzione le luci comuni, l’ascensore o i cancelli, il tutto senza dipendere dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), così da abbattere i costi fissi di gestione.
In ogni caso per poter ottenere l’installazione del fotovoltaico centralizzato occorre discutere di tale opportunità durante l’assemblea condominiale, nonché ottenere un voto favorevole di almeno la metà dei condomini. Gli inquilini contrari all’installazione non sono tenuti ad affrontare la spesa, ma di contro saranno estromessi dai benefici fiscali e dalle altre agevolazioni.
Per quanto invece riguarda i costi dell’opera, questi sono ripartiti fra i condomini che hanno votato in modo favorevole e per questo potranno usufruire di tutti gli sgravi previsti.
Quando poi l’impianto comune riesce a produrre energia in eccesso durante le ore diurne, si può sempre scegliere di investire in un impianto con accumulo. Quest’ultimo consente di sfruttare l’energia anche di notte senza dover ricorrere all’elettricità della rete. La quota dell’energia in esubero e non accumulata si può vendere alla rete attraverso il meccanismo dello Scambio Sul Posto.
In buona sostanza ciò che non è possibile fare con un impianto centralizzato è impiegare l’energia prodotta dal sistema fotovoltaico per alimentare una singola abitazione. In situazioni del genere, il proprietario dovrà installare un proprio impianto fotovoltaico, ma per farlo sarà indispensabile ottenere le necessarie autorizzazioni.
A seguito della Riforma del Condominio, i singoli condomini possono ottenere l’installazione dell’impianto fotovoltaico a uso personale. In questo caso i pannelli verranno comunque posizionati sulle proprietà dell’inquilino, per cui non sarà necessaria la preventiva approvazione da parte dell’assemblea condominiale.
In tali circostanze l’unica cosa da fare è comunicare al Comune l’inizio del lavori, quindi seguire un preciso iter burocratico anche con il supporto della stessa ditta che si occuperà del montaggio.
Diverso, invece, è il caso in cui i pannelli verranno posizionati sulle parti comuni del condominio, perché stavolta è necessario informare l’amministratore, il quale provvederà a convocare l’assemblea al fine di ottenere il voto di tutti i condomini e valutare la fattibilità dell’opera, a norma degli articoli 1120 e 1102 del codice civile.
Sul punto è bene precisare che l’assemblea potrà stabilire come fare e dove predisporre l’impianto, ma non può negare l’uso delle parti comuni per il sistema fotovoltaico.
Secondo quanto previsto dal codice civile, un condomino potrà installare un impianto fotovoltaico privato, ovvero ad esclusivo servizio del proprio appartamento, anche utilizzano le parti comuni dello stabile, purché non ne venga comunque pregiudicata la stabilità o il decoro architettonico dell’immobile.
Di contro, l’assemblea condominiale non potrà negare il permesso, salvo che l’intervento comporti delle modifiche alle parti comuni. Questo aspetto è stato già ampiamente chiarito da una nota e recente Sentenza del Tar Lazio, ovvero la numero 1137 del 2023, che ammette l’installazione dell’impianto fotovoltaico al fine di produrre energia derivata da fonti rinnovabili posta al servizio delle singole unità abitative condominiali. Il montaggio dei pannelli potrà quindi avvenire non solo sulla superficie comune, ma anche sulle parti di proprietà del soggetto interessato, a condizione che non venga pregiudicata la stabilità o il decoro architettonico dello stabile.
In altre parole, chi abita in condominio e intende installare un impianto fotovoltaico può farlo sulla sua proprietà, semplicemente comunicando l’inizio dei lavori al comune. Quando, invece, l’impianto viene predisposto sulle parti comuni del condominio, occorre informare l’amministratore per poter convocare l’assemblea, anche al fine di valutare la fattibilità dell’opera. In ogni caso, se per l’installazione di un impianto fotovoltaico in condominio è necessaria la modifica delle parti comuni dello stabile, è indispensabile l’autorizzazione dell’assemblea per poter procedere.
Tutti coloro che stanno pensando da tempo di installare un impianto fotovoltaico sopra il tetto del condominio sono chiamati a conoscere bene il meccanismo che riguarda la suddivisione di questa area. Lo spazio del lastrico solare, infatti, non è illimitato ed è inoltre indispensabile rispettare il regolamento che permetta a tutti i condomini di esercitare i medesimi diritti.
Allo stato attuale non ci sono dei criteri matematici ai quali poter fare affidamento per definire le porzioni del tetto che possono essere sfruttati dai singoli. Il codice civile precisa soltanto che bisogna assicurare il pari uso da parte di tutti i condomini. Occorre comunque far presente che la maggior parte dei tetti è piatta e ciò semplifica notevolmente il montaggio.
Ad ogni modo, come del resto già anticipato, il fotovoltaico in condominio rappresenta una soluzione valida per poter ridurre la bolletta dell’elettricità e pagare l’uso delle luci e dell’ascensore. Siamo di fronte a un investimento che si può ammortizzare nell’arco di pochi anni, in modo da assicurare un risparmio sulle bollette elettriche negli anni futuri.
In un condominio il fotovoltaico riscuote un certo successo per tutta una serie di benefici. Si pensi, ad esempio, alla possibilità di avere una superficie di ampie dimensioni in cui installare un impianto grande che costa meno al kW, nonché all’autoconsumo che potrà raggiungere il 100%. A tutto ciò si aggiunge che la spesa per l’installazione verrà ripartita fra i condomini favorevoli al piano, i quali hanno accesso alle varie agevolazioni statali. Grazie poi all’impianto fotovoltaico condominiale si possono creare delle comunità energetiche.
Quando i pannelli verranno non verranno applicati sulle parti comuni si seguono le medesime regole che sono previste per il montaggio della parabola nel condominio. Anche stavolta l’articolo 1122 bis del codice civile ammette l’installazione dei pannelli fotovoltaici o solari termici destinati al servizio delle singole unità immobiliari. Il posizionamento può quindi avvenire sul lastrico solare e su ogni altro punto idoneo, a condizione di non arrecare eccessivo pregiudizio all’edificio e di preservarne il decoro architettonico.
Si ricorda che mentre i pannelli solari termici permettono il riscaldamento dell’acqua sanitaria in ambito domestico e quindi consentono di sostituire lo scaldabagno o la caldaia, i pannelli solari fotovoltaici riescono a trasformare l’energia solare in elettricità. Non serve nessuna preventiva autorizzazione per predisporre i pannelli e l’assemblea non potrà porre alcun veto, ma soltanto l’adozione delle misure necessarie, affinché non venga compromessa la sicurezza e il decoro estetico dello stabile.
Tutto ciò vuol dire che l’assemblea che dovesse stabilire un divieto all’installazione dei pannelli è da considerarsi illegittima. Del resto non potrà neppure essere negato l’accesso alle singole unità immobiliari di proprietà altrui per poter progettare e portare a termine le opere necessarie.
Quando l’impianto fotovoltaico in condominio è privato, ovvero a uso proprio, i pannelli si possono pure posizionare sulla proprietà del condomino interessato, evitando la convocazione dell’assemblea. La cosa da fare è informare il comune dell’inizio dei lavori.
Nel momento in cui i pannelli andranno predisposti sulle parti comuni, sarà indispensabile inviare una lettera al condominio nella persona dell’amministratore.
Tale comunicazione, anche se non necessaria nella prima ipotesi, è comunque sempre consigliata al fine di evitare possibili discussioni future. In pratica, con questa informativa il condomino non fa altro che rendere nota l’intenzione di procedere al montaggio del fotovoltaico, sopportando tutte i relativi costi e affidando l’intervento a una ditta specializzata, la quale provvederà al rilascio della relativa certificazione a norma di legge. Con questa lettera il condomino precisa inoltre che l’intervento non arrecherà alcun danno alle parti comuni e limitazioni ai diritti altrui.
Tutte le responsabilità nel corso e a seguito dell’installazione resteranno a carico dell’interessato, il quale si impegna alla rimozione dell’impianto, con il relativo ripristino dello stato dei luoghi e a sue spese, nel caso in cui l’esigenza di generare energia elettrica sarà cessata.
La comunicazione di rende sempre obbligatoria quando il montaggio apporta modifiche alle parti comuni, perché in tali circostanze il condomino dovrà far presente all’amministratore tutti i disagi di natura tecnica che riguardano l’intervento da portare a termine. L’amministratore, dal suo canto, si occuperà di convocare l’assemblea per poi inserire l’argomento all’ordine del giorno.
A questo punto l’assemblea formata dai condomini si esprimerà sul tema ma, come specificato, non potrà vietare in alcun modo le opere. Eventualmente sarà possibile suggerire delle soluzioni alternative, nonché imporre le necessarie misure di sicurezza e prevenzione.
Fac Simile Comunicazione Installazione Fotovoltaico al Condominio
Di seguito è possibile trovare il fac simile comunicazione installazione fotovoltaico al condominio in formato Word da scaricare. Il documento può poi essere aperto e modificato inserendo i dati mancanti.