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Aggiornato il 23 Luglio 2025 da Roberto Rizzo

Fac Simile Lettera ai Condomini Maleducati e Guida

In questa pagina è possibile trovare un fac simile lettera ai condomini maleducati da utilizzare come esempio.

Indice

  • Lettera ai Condomini Maleducati
  • Esempio Lettera ai Condomini Maleducati e Guida

Lettera ai Condomini Maleducati

Quando la quotidianità all’interno di un condominio è turbata dai comportamenti maleducati di uno o più residenti, la prima reazione istintiva è spesso quella di replicare sullo stesso tono, confidando che un richiamo verbale, magari pronunciato sul pianerottolo, basti a ristabilire la quiete. In realtà l’esperienza mostra che la frizione si incancrenisce proprio quando il confronto resta informale, privo di tracce scritte e, di conseguenza, non suscettibile di essere valutato dal regolamento interno e dall’amministratore. È in questo contesto che la lettera formale, indirizzata a chi non rispetta le regole minime di convivenza, si rivela un presidio fondamentale di autotutela. Non è soltanto un atto di diplomazia: redigere una missiva corretta, misurata nel linguaggio, rispettosa delle norme sulla privacy e coerente con il regolamento condominiale significa creare un documento che, all’occorrenza, potrà essere allegato a un verbale assembleare, a una diffida legale o a un eventuale esposto alle autorità.

Il punto di partenza è sempre la cornice normativa. In Italia il codice civile, agli articoli 1102 e 1138, insiste sulla necessità che ogni partecipante alla comunione faccia uso della cosa comune senza pregiudicare il diritto altrui e si uniformi alle disposizioni del regolamento. Chi disturba con rumori molesti fuori dalle fasce orarie, occupa indebitamente parti comuni, getta rifiuti dal balcone o lascia incustoditi animali in grado di recare danno viola un dovere giuridico prima ancora che morale. A questo si aggiunge l’articolo 659 del codice penale, che incrimina il disturbo della quiete pubblica per rumori idonei a propagarsi oltre le mura domestiche. La lettera che si intende recapitare ai vicini maleducati deve perciò richiamare, seppur sinteticamente, la norma violata: tale richiamo non ha funzione intimidatoria ma educativa, poiché mostra che la protesta poggia su un fondamento legale ben preciso, evitando che venga scambiata per un mero sfogo personale.

Il secondo aspetto riguarda la struttura del testo. Anche se non si intende compilare un atto giudiziario, la lettera deve seguire una logica scandita: introduzione, descrizione puntuale dei fatti, richiesta di cessazione della condotta e proposta di dialogo. L’introduzione serve a chiarire l’identità del mittente e il contesto di riferimento; non si deve dimenticare di indicare indirizzo e, quando presente, il numero dell’unità immobiliare, in modo che il destinatario possa riconoscere agevolmente l’origine della comunicazione. Nella parte centrale occorre circostanziare gli episodi: un rumore generico sarà difficilmente confutabile, ma la descrizione di musica ad alto volume protratta oltre la mezzanotte per tre fine‑settimana consecutivi, con riferimento a date e orari, avrà una forza di persuasione ben maggiore. La narrazione fattuale deve restare asciutta, priva di aggettivi ingiuriosi o espressioni che possano integrare diffamazione; è importante ricordare che la libertà di lamentarsi non copre l’offesa alla reputazione altrui. Meglio limitarsi a ciò che è stato obiettivamente percepito, evitando illazioni sulle abitudini o sul carattere del destinatario. Qualora si disponga di prove, come registrazioni foniche o fotografie, si può menzionarne l’esistenza senza allegarle, preannunciando la disponibilità a esibirle in un eventuale tavolo di confronto con l’amministratore. Questa cautela è indispensabile per restare nel perimetro tracciato dalla normativa sulla privacy, che vieta la circolazione indiscriminata di file audio‑video nei quali appaiano terzi riconoscibili. La sezione successiva deve esprimere la richiesta di adeguamento del comportamento. Qui la scelta del lessico incide in modo determinante sul risultato: frasi minacciose rischiano di irrigidire il destinatario e di trasformare la lettera in un boomerang. È preferibile una formula ferma ma propositiva, che faccia leva sulla reciproca convenienza a mantenere buoni rapporti di vicinato e che offra una via d’uscita onorevole, ad esempio invitando l’interlocutore a un breve colloquio in presenza dell’amministratore per concordare orari e modalità di utilizzo delle parti comuni. Questa predisposizione al dialogo è coerente con l’articolo 5 del decreto legislativo 28/2010, che impone l’esperimento di mediazione civile nelle controversie condominiali prima del ricorso in tribunale. Mostrare da subito la disponibilità a una soluzione bonaria pone il mittente in una posizione di vantaggio qualora si dovesse aprire la procedura di mediazione. Il tono cortese non deve però fare dimenticare l’urgenza della questione. È opportuno indicare un termine ragionevole entro il quale si attende la cessazione della condotta: sette o quindici giorni di calendario sono di solito congrui perché permettono al destinatario di riflettere senza procrastinare. Oltre la soglia del termine, il mittente può dichiarare l’intenzione di rivolgersi all’amministratore affinché l’assemblea, ai sensi dell’articolo 70 delle disposizioni di attuazione del codice civile, deliberi l’applicazione di sanzioni pecuniarie fino a 200 euro, elevabili a 800 in caso di recidiva. Inserire questa prospettiva non è spirito punitivo ma semplice esercizio del diritto, sancito dalla riforma del condominio del 2012, di tutelare la collettività attraverso sanzioni interne.

Quanto alla firma, se la missiva è inviata da un singolo condomino conviene apporla in modo autografo, specificando anche il recapito telefonico per un’eventuale replica. Se invece si tratta di una comunicazione condivisa, ad esempio da più proprietari che abitano nello stesso corpo scala, si possono aggiungere più sottoscrizioni: questo rafforza il peso della protesta e rende più difficoltoso per l’autore del disturbo accusare il mittente di eccesso di zelo. In ogni caso la lettera andrebbe trasmessa in originale all’amministratore, in copia conoscenza, affinché sia protocollata e possa entrare a far parte del fascicolo condominiale.

La scelta della modalità di consegna merita un cenno finale. Per evitare contestazioni è preferibile la raccomandata con ricevuta di ritorno o la posta elettronica certificata. Entrambi i canali garantiscono la prova dell’avvenuta consegna e, quindi, della conoscenza legale dell’intimazione. Qualora il regolamento di condominio contempli un registro delle comunicazioni interne, si può depositare la missiva anche presso l’amministratore, chiedendone l’affissione in bacheca o l’invio tramite mailing list a tutti i residenti: ciò conferisce trasparenza all’iniziativa e impedisce che la controparte invochi la mancata ufficialità del reclamo.

Esempio Lettera ai Condomini Maleducati e Guida

Modello 1 – Lettera generica

Oggetto: Invito al rispetto delle regole di convivenza condominiale

Gentile Sig./Sig.ra ______________________________,
sono ______________________________, proprietario/inquilino dell’unità ________ situata al ________ piano dello stabile di ____________________.
Negli ultimi tempi abbiamo registrato diversi episodi – rumori oltre l’orario consentito, occupazione impropria delle parti comuni, conferimento irregolare dei rifiuti – che stanno compromettendo la serenità della vita condominiale.

Desidero ricordare che il regolamento di condominio, approvato ai sensi degli articoli 1138 e 1102 c.c., impone a tutti di usare le cose comuni senza arrecare pregiudizio agli altri residenti; l’articolo 70 delle disposizioni d’attuazione prevede, inoltre, l’applicazione di sanzioni pecuniarie in caso di reiterata inosservanza.

Confidando in un pronto e duraturo adeguamento, resto disponibile a un incontro con Lei e con l’amministratore per chiarire eventuali esigenze particolari. In mancanza di riscontro entro ____ giorni sarò costretto a investire formalmente l’amministratore della questione.

RingraziandoLa per l’attenzione, porgo cordiali saluti.

________________________

Firma ________________________

Modello 2 – Rumori molesti (musica alta, feste serali)

Oggetto: Richiamo al rispetto delle fasce orarie – art. 659 c.p. e regolamento condominiale

Egregio Sig./Sig.ra ______________________________,
abito nell’appartamento sottostante il Suo, identificato al civico ___, scala __, interno __. Nelle notti del ______, ______, ______ la musica proveniente dal Suo alloggio si è protratta oltre le 23:00, con picchi di volume che hanno reso impossibile il riposo di chi abita negli appartamenti adiacenti.

La invito, pertanto, a limitare il livello sonoro entro i limiti consentiti, ricordando che il regolamento condominiale (art. ___) vieta attività rumorose dalle 22:00 alle 07:00 e che l’articolo 659 del codice penale sanziona il disturbo della quiete pubblica. Qualora la condotta dovesse ripetersi, sarò costretto a richiedere all’amministratore l’applicazione della sanzione prevista dall’articolo 70 disp. att. c.c. e a depositare esposto presso l’autorità competente.

Resto disponibile a concordare orari che consentano lo svolgimento delle Sue attività senza compromettere il diritto al riposo degli altri condomini. Certo della Sua comprensione, porgo distinti saluti.

________________________

Firma ________________________

Modello 3 – Conferimento scorretto dei rifiuti

Oggetto: Richiamo al corretto smaltimento dei rifiuti e al decoro degli spazi comuni

Gentile Sig./Sig.ra ______________________________,
ho constatato, insieme ad altri residenti, che sacchi di spazzatura vengono lasciati sul pianerottolo e nei pressi del vano ascensore in giorni e fasce orarie non consentiti dal calendario comunale di raccolta. Tale pratica genera cattivi odori, attira insetti e compromette il decoro degli spazi comuni, in violazione dell’articolo ___ del regolamento condominiale.

La invito a depositare i rifiuti esclusivamente negli appositi contenitori condominiali dalle ___ alle ___ e a differenziare correttamente le frazioni secondo le istruzioni del gestore di zona. In caso di reiterazione, l’amministratore potrà applicare la sanzione pecuniaria prevista dall’articolo 70 disp. att. c.c. e segnalare l’abbandono di rifiuti all’autorità comunale.

Confidando nella Sua collaborazione per preservare l’igiene e l’immagine del nostro stabile, Le porgo cordiali saluti.

___________________________________

Firma ________________________

Modello 4 – Parcheggio e ostruzione delle parti comuni

Oggetto: Utilizzo improprio del cortile/area di manovra – richiesta urgente di cessazione

Egregio Sig./Sig.ra ______________________________,
con la presente segnalo che la Sua autovettura, targa __________, viene abitualmente parcheggiata davanti al portone antincendio e all’accesso carrabile riservato ai mezzi di soccorso. Oltre a integrare violazione del regolamento condominiale (art. ___), tale condotta contrasta con quanto previsto dall’articolo 158 del Codice della Strada e può generare responsabilità in caso di impedimento ai servizi di emergenza.

Le chiedo di cessare immediatamente il parcheggio in quelle aree e di utilizzare soltanto gli stalli contrassegnati. In difetto, l’amministratore sarà incaricato di avviare la procedura sanzionatoria e di richiedere, ove necessario, l’intervento di rimozione forzata.

Confidando nel Suo senso civico, ringrazio per l’attenzione e resto a disposizione per eventuali chiarimenti.

__________________________________

Firma ________________________

Modello 5 – Animali domestici lasciati liberi o rumorosi

Oggetto: Comportamento del cane/gatto – richiesta di adozione di cautele

Spettabile Sig./Sig.ra ______________________________,
risiedo nell’appartamento adiacente al Suo e, da alcune settimane, rilevo abbaiare prolungato del Suo cane nelle fasce orarie pomeridiane e notturne. È comprensibile che un animale domestico possa sporadicamente manifestare disagio, ma i rumori costanti registrati nei giorni ____ e ____ hanno superato i limiti di normale tollerabilità stabiliti dall’articolo 844 c.c.

La invito a prendere le opportune misure (addestramento, presenza di un dog‑sitter, isolamento acustico) affinché l’animale non arrechi ulteriore disturbo. Ricordo che il regolamento condominiale (art. ___) impone ai proprietari di animali la custodia adeguata e che l’articolo 659 c.p. punisce il disturbo alla quiete pubblica. In mancanza di riscontro positivo entro ____ giorni, mi vedrò costretto a chiedere l’intervento dell’amministratore e, se necessario, della Polizia Locale.

Confidando nella Sua sensibilità, porgo distinti saluti.

_______________________________

Firma ________________________

Modello Lettera ai Condomini Maleducati

Di seguito è possibile trovare il fac simile lettera ai condomini maleducati in formato Word da scaricare. Il documento può poi essere aperto e modificato inserendo i dati mancanti.

Icona
Modello Lettera ai Condomini Maleducati
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Roberto Rizzo

About Roberto Rizzo

Roberto Rizzo è un esperto nella gestione di immobili e locazioni, un settore che presenta sfide e dinamiche complesse. La sua filosofia lavorativa è fondata sulla convinzione che un vero professionista debba essere sempre all'avanguardia e aggiornato in un mondo in continua evoluzione.

Nell'intricato mondo condominiale, Roberto sa bene quanto sia essenziale avere una completa, dalle manutenzioni di vari tipi alla gestione fiscale, alle pratiche legali. A questo si aggiunge la necessità di stare al passo con normative e giurisprudenza in costante cambiamento, oltre alla capacità di comprendere e gestire le dinamiche umane e relazionali.

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