In questa pagina è possibile trovare un fac simile lettera di revoca dell’amministratore di condominio da utilizzare come esempio.
Indice
Lettera Revoca dell’Amministratore di Condominio
La fine dell’incarico conferito dall’assemblea all’amministratore può avvenire per diverse cause: scadenza naturale, dimissioni, revoca, interdizione, inabilitazione e perdita di altri requisiti previsti dalla legge. Si tratta in pratica delle stesse cause previste per l’estinzione del mandato in generale, le cui norme si applicano all’amministratore per quanto non previsto dalle specifiche disposizioni sul condominio.
L’ipotesi più ricorrente è quella della scadenza naturale, seguono la revoca e le dimissioni; più raramente le altre cause. Le dimissioni solitamente vengono date quando il condominio è divenuto ingestibile, per la grave situazione patrimoniale o per i rapporti soggettivi tra e con i condomini oppure se ricorrono motivi personali dell’amministratore. Impropriamente si parla di portare i libri in tribunale; in realtà l’amministratore deve solo convocare l’assemblea con all’ordine del giorno le proprie dimissioni, a cui può aggiungere anche la nomina di un nuovo amministratore senza però che ciò risulti indispensabile, posto che l’assemblea convocata per la revoca o le dimissioni deve deliberare (in positivo o in negativo) anche sulla nomina del nuovo amministratore (comma 10 dell’articolo 1129 del Codice civile).
Se manca una giusta causa per le dimissioni, il suo compenso annuale va commisurato al periodo di lavoro effettivo, salvo sempre l’eventuale risarcimento del danno, ove comprovato. L’assemblea non può imporre all’amministratore di proseguire nel suo incarico, per cui l’eventuale delibera di rigetto delle dimissioni non sarebbe vincolante per l’amministratore, che rimane libero di ricorrere al giudice per la nomina del suo sostituto. Anche al singolo condomino è consentito di adire il giudice nel caso che l’assemblea non provveda a tale nomina. Con l’estinzione del rapporto contrattuale, l’amministratore perde tutti i poteri e la gestione condominiale. Mantiene solo dei compiti residuali, consistenti nell’obbligo di provvedere agli atti urgenti e senza compenso. L’amministratore uscente dovrà, inoltre, consegnare senza indugio al successore tutta la documentazione condominiale in suo possesso. Negli edifici dove l’amministratore non è obbligatorio (quelli fino a otto condòmini) ma viene egualmente nominato, si applica la comune normativa come per i casi di obbligatorietà, ma dopo le dimissioni non si potrà richiedere al giudice la nomina del successore proprio perché non obbligatorio.
Più articolata risulta la revoca.
In primo luogo l’assemblea può procedere alla revoca in ogni tempo e senza motivazione; però se avviene prima della scadenza e manca una giusta causa, c’è l’obbligo del risarcimento del danno, che comunque si può commisurare nella residua quota dell’onorario annuale non ancora riscossa dal professionista. Qualora l’amministratore non convochi l’assemblea per la revoca, due condòmini (con un sesto dei millesimi) possono obbligarlo con apposita richiesta; trascorsi inutilmente dieci giorni, possono provvedere alla convocazione.
Un’altra ipotesi riguarda le gravi irregolarità fiscali e la mancata apertura e uso del conto corrente condominiale: ogni condomino potrà richiedere la convocazione dell’assemblea e solo dopo la mancata revoca è legittimato ad adire l’autorità giudiziaria.
La terza situazione, che consente l’immediato ricorso al giudice di ciascun condomino senza attendere l’esito negativo della decisione assembleare, riguarda: la mancata informativa dell’amministratore all’assemblea su citazione o provvedimenti esorbitanti dalle sue attribuzioni; l’omesso rendiconto della gestione; le gravi irregolarità.
Il procedimento per la nomina o per la revoca si svolge in camera di consiglio. l’esito è un decreto che è reclamabile al giudice d’appello e poi ricorribile in Cassazione per le sole spese; l’amministratore che si ritenga leso può tutelarsi in ordinario giudizio a carattere decisorio.
Esempio Lettera di Revoca dell’Amministratore di Condominio
Di seguito è possibile trovare un esempio di lettera di revoca dell’amministratore di condominio.
Oggetto: Revoca di incarico professionale per il condominio sito a ________ in via ______ n. ___
Gentile Sig./Sig.ra ___________,
con la presente la informiamo la volontà del nostro condominio, convocato in assemblea in data ___________, di revocare il suo incarico di amministratore a partire dalla data odierna. Le chiediamo quindi di mettere a disposizione del sig. ___________, tutta la documentazione da Lei detenuta inerente la gestione del nostro condominio, oltre la risultante di cassa.
Cordiali saluti
Modello Lettera di Revoca dell’Amministratore di Condominio
Di seguito è possibile trovare il fac simile lettera di revoca dell’amministratore di condominio in formato Word da scaricare. Il documento può poi essere aperto e modificato inserendo i dati mancanti.