In questa pagina è possibile trovare un fac simile verbale assemblea di condominio senza amministratore da utilizzare come esempio.
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Assemblea di Condominio Senza Amministratore
Di norma, l’assemblea di condominio viene convocata con cadenza annuale dall’amministratore per discutere con i membri le questioni inerenti all’articolo 1135 del Codice Civile.
Oltre agli incontri di tipo ordinario, la legge tuttavia prevede che la riunione tra i condomini possa avvenire in via del tutto straordinaria in tre casi specifici
-quando l’amministratore lo ritenga necessario
-quando viene effettuata una formale richiesta da almeno due inquilini dello stesso stabile
-quando trascorsi inutilmente 10 giorni dalla presentazione, la domanda non viene accolta dall’amministratore. In quest’ultima circostanza, durante l’assemblea, i partecipanti potranno anche discutere della revoca dell’incarico del professionista, mostratosi incapace di adempiere ai propri doveri.
I condomini quindi possono riunire l’assemblea ordinaria o straordinaria anche senza amministratore, sempre che venga rispettato l’obbligo di invio della comunicazione di convocazione a tutti gli inquilini, nessuno escluso.
Ma come bisogna gestire un’autoconvocazione? Si può andare incontro a delle ripercussioni se l’amministratore non è presente? Secondo quanto previsto dalla Corte di Cassazione, il suo intervento è obbligatorio durante le riunioni del collegio in quanto rientra tra i compiti istituzionali, salvo esplicita richiesta da parte degli intervenuti all’assemblea.
Cosa accadrebbe se il condominio non dovesse possedere un amministratore? E quali potrebbero essere le conseguenze se, ove presente, non venisse avvisato dell’imminente convocazione? Cerchiamo di fare chiarezza, in modo da agire seguendo le regole e senza commettere errori grossolani.
Gestione di un’assemblea condominiale senza amministratore – Stabili con meno di otto famiglie
Secondo la legge, la figura dell’amministratore condominiale è obbligatoria in quegli stabili che contano più di otto proprietari d’appartamento. In questo caso, infatti, mettere d’accordo più teste sul mantenimento e l’efficienza degli spazi e dei beni comuni non è sempre facile. All’amministratore vengono indirizzati gli atti ufficiali delle cause passive e attive. Egli, inoltre, ha il compito di fare rispettare il regolamento condominiale, di convocare l’assemblea ordinaria o straordinaria e garantire il decoro della struttura.
Quando il numero degli inquilini è pari o inferiore a otto, la figura non è necessaria e in questi casi sono gli stessi condomini a gestire l’intero stabile. Il Codice Civile, però, suggerisce di nominare un membro dell’assemblea che pur non ricevendo la carica di amministratore di condominio in maniera ufficiale, svolge più o meno le stesse funzioni.
Ne consegue che, anche gli edifici composti da pochi inquilini possono decidere di riunire l’assemblea per trattare argomenti che riguardano il decoro e la gestione degli spazi comuni. È pacifico, infatti, che nessun condomino può prendere decisioni in autonomia a meno che non si tratti di motivi necessari, come per esempio lavori urgenti da eseguire nello stabile. Di tale entità potrebbero essere gli interventi su beni di proprietà condominiale considerati pericolosi e rischi concreti per l’incolumità fisica delle persone.
Convocazione assemblea condominiale senza amministratore – Organizzazione e votazione
Qualora dovesse ritenersi necessario convocare i membri della struttura è, tuttavia, obbligatorio far recapitare l’avviso a tutti i condomini, nessuno escluso. Bisogna procedere per vie ufficiali, inviando una lettera scritta che riporti il giorno, l’ora e il luogo in cui avverrà la riunione per la prima e per la seconda convocazione. Andranno segnalati anche gli argomenti all’ordine del giorno da discutere.
L’avviso va recapitato con largo anticipo, minimo 5 giorni, per dare l’opportunità a tutti i partecipanti di organizzare gli impegni della giornata in modo da poter essere presenti. In alternativa, l’invito può essere spedito mediante PEC oppure raccomandata, in quanto si tratta pur sempre di un documento ufficiale. Per essere certi che non si verifichino mancati recapiti, si può decidere di consegnare direttamente a mano la lettera di convocazione.
Il sistema di votazione rimane sempre lo stesso: le delibere che concernono la ricostruzione dell’edificio o le riparazioni straordinarie di notevole entità devono essere sempre prese ottenendo la maggioranza come previsto dall’articolo 1136 secondo comma del Codice Civile; invece, nei casi di modifica del regolamento convenzionale e per quelle decisioni che possono riguardare il diretto godimento del bene comune è richiesta l’unanimità ovvero il consenso di tutti i condomini. Unanimità significa che i membri partecipanti dovranno essere d’accordo. Se anche uno solo dei presenti all’assemblea non dovesse essere d’accordo o si dovesse astenere dalla votazione di un’eventuale modifica delle tabelle condominiali o dell’assegnazione esclusiva di posti auto, la proposta non può essere accettata e bisognerà cominciare tutto daccapo.
La delibera può essere considerata nulla qualora si riscontrassero dei vizi nella convocazione dell’assemblea condominiale e può essere impugnata entro trenta giorni dall’avvenuta riunione dai presenti dissenzienti e astenuti o dagli assenti.
Assemblea condominio senza partecipazione dell’amministratore
Come anticipato precedentemente, gli stabili che contano più di otto proprietari di appartamento per legge devono avere un amministratore di condominio che oltre alla competenza e alla moralità, deve essere in grado di far rispettare il regolamento e impedire eventuali controversie. In sua assenza, causata da una difficile comunicazione tra i membri dell’assemblea, dallo scarso interesse nel proporre un nominativo valido oppure dal mancato adempimento dei compiti, i condomini possono decidere di autoconvocarsi.
Secondo quanto stabilito dall’articolo 1136, sesto comma del Codice Civile nessun membro può essere tenuto all’oscuro dell’imminente riunione condominiale, pena l’annullamento della delibera. Tuttavia, nel caso in cui si volesse discutere della revoca dell’incarico e dell’eventuale riconferma dell’amministratore, potrebbe essere necessario un confronto tra i partecipanti escludendo la figura in questione.
Per maggiore correttezza, è consigliabile convocare la riunione inviando l’avviso anche all’amministratore ma specificando che non è richiesta la sua presenza. Qualora quest’ultimo dovesse proporre di riunire l’assemblea nel suo studio oppure apparire a sorpresa durante l’incontro, non bisogna lasciarsi prendere dal panico, in quanto come è facile intuire, si tratta di mezzucci utilizzati per imporre la propria presenza cercando di sfruttare il senso d’imbarazzo della comunità a proprio vantaggio.
Invece, se i membri dell’assemblea dovessero riunirsi senza dire nulla all’amministratore, quest’ultimo può decidere di contestare la delibera per violazione delle regole concernenti la procedura di convocazione. Fa eccezione solo il caso di cessazione dell’incarico per perdita dei requisiti di onorabilità. Questo può accadere anche quando dopo esplicita e formale richiesta da parte dei condomini, l’amministratore non si decide a riunire l’assemblea lasciando passare i canonici dieci giorni dall’avviso, facendo volutamente scadere i termini.
Una valida alternativa per non sbagliare e non cadere in errore, rischiando l’annullamento della delibera, è l’assemblea totalitaria, alla quale partecipano tutti i condomini. Questo è l’unico caso in cui si può tenere un’assemblea senza che l’amministratore debba esserne messo obbligatoriamente a conoscenza. Qualsiasi decisione verrà presa sarà comunque valida e di questo l’amministratore dovrà prenderne atto.
Per quanto riguarda l’organizzazione, partendo dal fatto che non esiste un regolamento specifico per fronteggiare queste circostanze, è possibile scegliere un qualsiasi giorno della settimana per potere riunire l’assemblea condominiale, senza l’obbligo di una seconda convocazione.
Secondo quanto previsto dalla senza della Corte di Cassazione 22 dicembre 1999 n. 14461, la riunione deve avvenire nello stesso comune di ubicazione dello stabile.
Ricapitolando, la figura dell’amministratore di condominio è obbligatoria solo per quegli edifici con più di otto famiglie. Il compito di riunire l’assemblea spetta unicamente al professionista che oltre alle riunioni ordinarie può decidere di indire anche quelle straordinarie, al fine di discutere con tutti i membri partecipanti gli eventi di natura grave che richiedono un’imminente soluzione.
I condomini possono convocare l’assemblea solo in alcuni casi: cessazione dell’incarico per perdita dei requisiti, assemblea totalitaria oppure quando l’edificio è costituito da un numero di famiglie inferiore a otto.
In tutti gli altri casi i membri dell’assemblea sono obbligati ad avvisare l’amministratore condominiale che potrà decidere di rispettare la volontà degli inquilini oppure presenziare ugualmente alla convocazione ma senza imporre alcuna volontà. In genere, l’assemblea si riunisce senza l’amministratore per deciderne il suo destino: se dovrà proseguire e prolungare il suo incarico oppure andare via per lasciare spazio a un altro nominativo.
Si consiglia sempre di rendere partecipe l’amministratore della riunione, in modo da non dovere affrontare problemi futuri.
Esempio Verbale Assemblea di Condominio Senza Amministratore
Di seguito è possibile trovare un esempio di verbale assemblea di condominio senza amministrazione.
CONDOMINIO …………………….. Assemblea N. ..
Oggi ………………… alle ore ………..
in …………………… presso …………………….
si è radunata in PRIMA CONVOCAZIONE ……………………
in SECONDA CONVOCAZIONE (per essere andata deserta la prima)
l’Assemblea dei Condomini dello stabile posto in ………………………. Via …………………………. N. …
indetta con regolare avviso spedito “per raccomandata” a tutti i condomini, come da dimostrazione della distinta con timbro postale allegata al presente verbale, per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) ……………………………………………………………………………………………………
2) ……………………………………………………………………………………………………
3) ……………………………………………………………………………………………………
4) ……………………………………………………………………………………………………
5) ……………………………………………………………………………………………………
6) ……………………………………………………………………………………………………
– viene eletto a PRESIDENTE della presente assemblea il sig. …………………………………….
– viene eletto a SEGRETARIO della presente assemblea il sig. …………………………………….
Si passa quindi all’appello nominale dei condomini e alla trascrizione delle relative quote di valore millesimale.
Il PRESIDENTE constatata:
1) la validità / non validità della Costituzione dell’Assemblea
2) che del Condomino Costituito da:
Unità immobiliari n. ….. e di un totale condomini n. …..
Sono intervenuti:
– personalmente n. …. per un valore millesimale n. …
– per delega n. …. per un valore millesimale n. …
Per un totale di
– presenti n. …. per un valore millesimale n. …
Risultando un numero di presenze corrispondente / non corrispondente ad un valore millesimale tale come disposto dall’Art. 1136 del C.C., per la validità delle deliberazioni degli argomenti da trattarsi posti all’ordine del giorno,
il PRESIDENTE dichiara
regolarmente / non regolarmente costituita l’Assemblea per deliberare e quindi aprire / non aprire la discussione sul sopracitato ordine del giorno.
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Alle ore …., non essendovi altri argomenti da discutere, il Consiglio viene sciolto.
Il presente verbale previa lettura viene approvato e sottoscritto dai presenti.
Il SEGRETARIO
Modello Assemblea di Condominio Senza Amministratore
Di seguito è possibile trovare il fac simile verbale assemblea di condominio senza amministrazione in formato Word da scaricare. Il documento può poi essere aperto e modificato inserendo i dati mancanti.