In questa pagina è possibile trovare un fac simile comparsa di costituzione e risposta avverso atto di citazione per danni da infiltrazioni in condominio da utilizzare come esempio.
Comparsa di Costituzione e Risposta Avverso Atto di Citazione per Danni da Infiltrazioni in Condominio
Redigere la comparsa di costituzione e risposta in una causa di risarcimento danni da infiltrazioni in condominio significa predisporre l’atto con cui il convenuto, di solito il condominio nella persona dell’amministratore o il singolo proprietario del lastrico solare, prende parte al giudizio e formula le proprie difese entro i termini di cui all’articolo 166 del codice di procedura civile. Il codice impone che la costituzione avvenga almeno venti giorni prima dell’udienza fissata dall’atto di citazione; in caso di rito ordinario di cognizione, dopo la riforma Cartabia, il termine sale a settanta giorni se l’atto introduttivo è stato notificato oltre centoventi giorni prima dell’udienza ex articolo 163-bis. Il difensore, munito di procura alle liti autenticata, deposita telematicamente la comparsa, inserendo nel fascicolo anche la copia dell’atto di citazione notificato, i documenti che giustificano le eccezioni e l’attestazione di conformità. L’inosservanza dei termini preclude la possibilità di proporre domande riconvenzionali salvo che riguardino eccezioni rilevabili d’ufficio, ed espone alla decadenza dall’indicazione dei mezzi di prova; è dunque cruciale che l’amministratore, alla ricezione della citazione, trasmetta tempestivamente il fascicolo all’avvocato con delibera di autorizzazione a resistere in giudizio, pena la responsabilità ex articolo 1131 comma 4 del codice civile.
La comparsa si apre con l’indicazione dell’autorità adita, dei dati di procedimento e delle parti, proseguendo con le eccezioni preliminari. In una controversia per infiltrazioni si contesta spesso la carenza di legittimazione passiva del condominio quando il lastrico di copertura appartiene in proprietà o in uso esclusivo a un singolo; in tal caso il condominio può invocare l’articolo 2051 del codice civile e il regime di cui all’articolo 1126, sostenendo che la responsabilità grava in quota prevalente sul proprietario o sul detentore esclusivo del lastrico, mentre il condominio risponde solo per un terzo. Se il convenuto è invece il condomino del piano di copertura, la difesa potrà eccepire che le cause delle infiltrazioni dipendono da vizi costruttivi originari o da manutenzione omessa delle parti comuni, invocando la chiamata in causa del condominio ex articolo 167 ultimo comma. La comparsa deve quindi articolare la domanda di manleva o di garanzia, indicando sin da subito la parte da chiamare e i fatti posti a fondamento, per non decadere dalla relativa eccezione.
Un profilo processuale tipico riguarda la mediazione obbligatoria in materia condominiale. Se l’attore ha citato senza esperire il tentativo, il convenuto può sollevare l’eccezione di improcedibilità entro la prima udienza. La comparsa dovrà rilevare la mancanza e chiedere al giudice di fissare il termine di quindici giorni ex articolo 5 comma 1-bis del decreto legislativo 28 del 2010; quando l’attrice è persona diversa dal condominio ma la domanda verte su parti comuni, la mediazione resta obbligatoria e la sua assenza comporta l’arresto del giudizio fino al completamento del procedimento. In caso di mediazione già svolta, il convenuto potrà allegare che l’accordo non è stato raggiunto o che la proposta era stata rifiutata dalla parte attrice senza giustificazione, argomento che, alla luce dell’articolo 96 c.p.c., può incidere sulla condanna alle spese per lite di mala fede.
Nella comparsa trova spazio il nucleo delle difese sul merito. Il convenuto condominio potrà negare il nesso causale fra l’infiltrazione e la cattiva manutenzione addotta dall’attore, adducendo perizie di parte che individuano la provenienza delle acque piovane da tubazioni di proprietà esclusiva o da difetto di impermeabilizzazione privato; potrà inoltre contestare l’entità dei danni, sostenendo che le macchie d’umidità evidenziate nelle foto costituiscono danno estetico lieve e che la stima economica prodotta dall’attore eccede i costi di ripristino tecnico. La comparsa, ai sensi dell’articolo 167, deve indicare sin da subito i mezzi di prova di cui il convenuto intende avvalersi: istanze di interrogatorio formale, produzioni documentali come preventivi di imprese di impermeabilizzazione, fotografie datate dell’area di copertura, e soprattutto la richiesta di una consulenza tecnica d’ufficio. La CTU è il perno probatorio nei procedimenti per infiltrazioni, poiché attraverso il sopralluogo e le prove di tenuta idraulica si accerta la causa del fenomeno e si quantificano i costi di ripristino. Chiedere la nomina del consulente già in comparsa, motivando l’esigenza con la complessità delle indagini, aiuta il giudice a disporla sin dalla prima udienza di trattazione.
Occorre poi trattare la questione delle spese di manutenzione straordinaria deliberate o eseguite dopo l’evento. Il convenuto può eccepire l’inammissibilità dell’azione risarcitoria qualora il danno sia stato riparato con opere di rifacimento globale del lastrico deliberate dall’assemblea e poste a carico di tutti i condomini; in questo caso il singolo attore, che ha partecipato alla delibera, potrebbe trovarsi a richiedere il risarcimento di un danno già ristorato attraverso l’intervento comune. La comparsa dovrà dedurre la duplicazione del ristoro e chiedere la compensazione o il rigetto della domanda per violazione del divieto di indebito arricchimento.
Sul versante assicurativo, se il condominio ha stipulato una polizza globale fabbricati con clausola per infiltrazioni, la comparsa può invocare la garanzia e chiedere l’autorizzazione a chiamare in causa la compagnia. L’articolo 1917 consente all’assicurato di chiedere che sia l’assicuratore a tenere indenne dei danni, ma l’azione diretta del danneggiato contro l’assicuratore non è ammessa; la chiamata in causa serve dunque a evitare un secondo giudizio di rivalsa. Il termine per la chiamata, che coincide con la prima difesa utile, impone di inserire la domanda fin dalla comparsa, allegando copia della polizza e della denuncia di sinistro.
La comparsa deve poi affrontare le spese condominiali straordinarie future. Se il convenuto sostiene la necessità di lavori di manutenzione straordinaria del tetto o lastrico, può chiedere al giudice di subordinare la condanna al risarcimento alla verifica in CTU di tali lavori, oppure proporre domanda riconvenzionale per ripartire le spese secondo i millesimi di cui all’articolo 1126; ciò richiede la produzione dei millesimi e dei verbali assembleari che hanno riconosciuto la proprietà esclusiva del lastrico. L’eccezione di non imputabilità del condominio, basata sull’articolo 2051 e sulla custodia, viene rafforzata da prove che dimostrano come la causa dell’infiltrazione sia individuabile in un elemento privato, ad esempio una fioriera del terrazzo esclusivo non dotata di scarico regolare; producendone le foto, la comparsa concreta l’eccezione di responsabilità esclusiva del proprietario del terrazzo.
La conclusione dell’atto indica l’istanza di rigetto della domanda, con vittoria di spese, e formula le eventuali domande subordinate, come la riduzione dell’importo del danno o la condanna di altro litisconsorte. Il difensore deve ricordare di dichiarare il valore della causa ai fini del contributo unificato e di indicare il proprio domicilio digitale, nonché di allegare la procura alle liti secondo le modalità del processo telematico.
Nelle cause di infiltrazione suscita attenzione anche la prescrizione del diritto al risarcimento. La comparsa può eccepire che la richiesta attorea è prescritta qualora le infiltrazioni si siano manifestate oltre cinque anni prima della citazione, poiché si applica il termine di prescrizione breve dell’azione di responsabilità extracontrattuale; l’attore dovrà dimostrare la data effettiva della scoperta del danno. È possibile che la controparte invochi l’articolo 1669 del codice civile per i gravi difetti dell’edificio, invocando la garanzia decennale; la difesa dovrà controbattere che tale garanzia riguarda l’appaltatore e non il condominio o il privato custode, richiamando la giurisprudenza che limita l’ambito soggettivo della norma.
Durante l’udienza di prima comparizione il giudice verificherà la regolarità del contraddittorio e potrà invitare le parti a valutare una soluzione conciliativa; la comparsa dovrebbe pertanto chiudersi con l’apertura a eventuali trattative, per non apparire rigida e per evitare che un rifiuto ingiustificato possa riflettersi in una condanna alle spese processuali. Se la proposta conciliativa passa attraverso l’indicazione di un importo ridotto o la disponibilità a riparare il danno in natura, la comparsa deve contenere l’offerta secondo i parametri dell’articolo 91 comma 1-bis, così da limitare le spese a carico del convenuto qualora l’attore ottenga in sentenza un importo non superiore all’offerta stessa.
Esempio di Comparsa di Costituzione e Risposta Avverso Atto di Citazione per Danni da Infiltrazioni in Condominio
Di seguito è possibile trovare un esempio di comparsa di costituzione e risposta avverso atto di citazione per danni da infiltrazioni in condominio.
TRIBUNALE DI _________________
(oppure: Giudice di Pace di __________________)
Comparsa di costituzione e risposta
per il Sig. _____________________, nato a ____________________ il _______________ (C.F.: _______________), residente in _______________ alla Via _______________ n. _____, in qualità di Amministratore del Condominio sito in ___________________________ alla Via_____________________ n. ______ (C.F.: ______________________), elettivamente domiciliato in _______________________ alla Via ___________________ n. ____, presso e
nello studio dell’Avv. _______________ del Foro di ________________ (C.F. _______________________), Tel-Fax _________________________, PEC ________________________; dal quale è rappresentato e difeso nel presente giudizio, giusta procura in calce (o a margine) al presente atto;
contro
il Sig. ________________, rappresentato e difeso dall’Avv. __________________
FATTO
Con atto di citazione notificato in data __________________, il Sig._____________________ ha convenuto in giudizio il Condominio sito in_____________________ alla Via ___________________ n. ______, per sentir accogliere, nei suoi confronti, le seguenti conclusioni:
“Voglia l’On.le Tribunale (oppure: l’Ill.mo Giudice di Pace) adito, contrariis reiectis, dichiarare il Condominio convenuto, in persona del suo Amministratore pro tempore, responsabile ex art. 2051, c.c., delle infiltrazioni di acqua nell’appartamento dell’attore e, per l’effetto, condannarlo al risarcimento di tutti i danni subiti dall’attore in conseguenza delle dedotte infiltrazioni, nella misura di €________ ovvero in quell’altra che, in misura maggiore o minore, sarà ritenuta di giustizia, con gli interessi e la rivalutazione monetaria dal giorno della domanda sino al soddisfo (per il procedimento dinanzi al Giudice di Pace: il tutto nei limiti della competenza per valore dell’adito Giudice).
Vittoria sulle spese, diritti ed onorari di causa, con gli accessori di legge, da liquidarsi in favore del sottoscritto procuratore, che si dichiara antistatario”.
Con il presente atto si costituisce in giudizio il Condominio sito in ____________________ alla Via _________________ n. _____, per contestare ogni e qualsivoglia sua responsabilità in relazione ai fatti dedotti dall’attore nell’atto introduttivo del giudizio.
Nel caso di specie, difatti, non può trovare applicazione la disposizione di cui all’art. 2051 c.c., che per i danni cagionati da cose in custodia individua un’ipotesi di responsabilità oggettiva, non sussistendo un rapporto di custodia tra il Condominio deducente e la cosa che ha dato luogo all’evento lesivo.
Nella fattispecie, i tubi che hanno dato origine alle infiltrazioni d’acqua lamentate da controparte non sono condominiali, bensì di proprietà esclusiva del condomino/attore.
In subordine, nella denegata ipotesi di accertamento della condominialità dei beni che hanno dato luogo all’evento lesivo, si eccepisce l’esistenza del caso fortuito o di forza maggiore, che esclude la responsabilità del custode.
Peraltro, poiché il Condominio è assicurato, ai fini della R.C.T., con la Compagnia assicuratrice _______________________, giusta polizza n. ___________ in data __________________, si chiede, in via preliminare, che il G.I. voglia, previo spostamento dell’udienza di comparizione delle parti, autorizzare il Condominio convenuto a chiamare in causa la predetta Compagnia di assicurazione per essere rilevato indenne, in denegato caso di accoglimento della domanda attrice, ed in forza della predetta polizza assicurativa, da ogni e qualsivoglia somma che verrà, in
ipotesi, riconosciuta all’attore, spese e competenze di causa ed accessorie, comprese.
Tutto ciò premesso e considerato, il convenuto Condominio, come sopra rappresentato, difeso e domiciliato, rassegna le seguenti
Conclusioni
“Voglia l’On.le Tribunale (oppure: l’Ill.mo Giudice di Pace) adito, contrariis
reiectis, così provvedere:
– in via principale, rigettare la domanda attorea, poiché infondata in fatto ed in diritto, con vittoria di spese, diritti ed onorari di causa, ivi inclusi gli accessori di legge;
– in subordine, previa autorizzazione a chiamare in causa la propria Compagnia di assicurazione per la R.C.T. ___________________, nella denegata ipotesi di accoglimento, totale o parziale, della domanda attorea, condannare la predetta Compagnia di assicurazione, in forza della polizza sottoscritta dal Condominio, a rilevare indenne il Condominio da ogni e qualsivoglia somma che lo stesso verrà eventualmente dichiarato tenuto a pagare all’attore, per sorte capitale, interessi,
spese e competenze di giudizio”.
Si offrono in comunicazione i seguenti documenti:
1) copia dell’atto di citazione notificato in data _________________;
2) copia della polizza assicurativa della Compagnia _______________, in data
_______________;
3) _______________
In via istruttoria, si chiede sin d’ora disporsi idonea consulenza tecnica d’ufficio al fine di accertare se i tubi, causa delle lamentate infiltrazioni, sono di proprietà condominiale o di proprietà esclusiva del condomino/attore, nonché le cause delle infiltrazioni di acqua. Con riserva di meglio concludere e di articolare ulteriori mezzi istruttori, anche all’esito del comportamento processuale di controparte.
Ai sensi e per gli effetti di cui al D.P.R. n. 115/2002, si dichiara che la richiesta di chiamata in causa del terzo non modifica il valore della causa.
Salvo ogni altro diritto.
Luogo e data,
___________________
Avv. _______________
(segue procura alle liti)
Modello Comparsa di Costituzione e Risposta Avverso Atto di Citazione per Danni da Infiltrazioni in Condominio
Di seguito è possibile trovare il fac simile comparsa di costituzione e risposta avverso atto di citazione per danni da infiltrazioni in condominio in formato Word da scaricare. Il documento può poi essere aperto e modificato inserendo i dati mancanti.